La mia tecnica:
Lavoro prevalentemente su tela, partendo da un fondo materico, preparato a spatola e con altri attrezzi.
Pezzi di carta, magari di giornale o di vecchi libri assieme a delle macchie di colore - acrilico, tempera, acquerello e olio - messe su tela in un atto di "action painting" e confluiscono per diventare la materia dalla quale faccio emergere la figura tramite il segno fatto in fusaggine, reso a volte più plastico con la china giapponese.
La mia ricerca:
I quadri sono l'espressione più autentica e sentita della mia ricerca interiore.
I dipinti fino agli anni 2013-2014 sono densi di materia e di colori forti, caratterizzato da un linguaggio informale, volendo adolescenziale, che si interroga su una forma possibile.
Nella seconda metà del 2014 inizia un periodo catartico..
Opere prevalentemente in bianco e nero riflettono questo periodo di passaggio, di crisi esistenziale.
Appare il segno che tende alla forma.
Una forma femminile. Irruente, a volte cruente.
Poi, all'inizio del 2017, la "rinascità" che è accolta da uno spazio di luce espresso negli sfondi dominato dal bianco che caratterizzano la mia pittura da quel momento in avanti.
In questo spazio accadono "storie", sospese tra il Nulla e L'Eternità, rappresentato dallo spazio di luce, di cui la "voce narrante" e spesso affidato al segno/ disegno.
Ritorna anche il colore. Oggi ne faccio un uso parco ma gioioso, per sottlineare il progressivo liberarsi dalla materia e di ciò che è pesante, o non serve più, per trovare nella leggerezza la dimensione del nostro vero Sè.
Che è gioia, gioia di vivere.