La ricerca

Martina Goetze Vinci

 

I quadri sono l'espressione più autentica e sentita della mia ricerca interiore.

La definirei  "ossimorica"…mi  piace e mi affascina l’accostamento di concetti apparenti contrastanti ed in antitesi tra loro, perché mi spingono a superare un limite e ad aprirmi a nuove emozioni.

I dipinti fino agli anni 2013-2014 sono densi di materia e di colori forti, caratterizzato da un linguaggio informale, volendo adolescenziale, che si interroga su una forma possibile.

Nella seconda metà del 2014  inizia un periodo catartico..

Opere prevalentemente in bianco e nero riflettono questo periodo di passaggio, di crisi esistenziale.

Appare il segno che tende alla forma.

Una forma femminile. Irruente, a volte cruenta.

Poi, all'inizio del 2017, la "rinascità" che è accolta da uno spazio di luce espresso negli sfondi dominato dal bianco che caratterizzano la mia pittura da quel momento in avanti.

In questo spazio accadono "storie", sospese tra il Nulla e L'Eternità, rappresentato dallo spazio di luce come Non -luogo fuori fal tempo, di cui la "voce narrante" e spesso affidato al segno/ disegno. 

Ritorna anche il colore. Oggi ne faccio un uso parco ma gioioso, per sottlineare il progressivo liberarsi dalla materia e di ciò che è pesante, o non serve più, per trovare nella leggerezza la dimensione del nostro vero Sè.

Che è gioia, gioia di vivere.